Lu Salentu
Salento
La penisola salentina, dai greci anticamente chiamata Messapia ("Terra fra due mari"), era appunto abitata dai Messapi, di origine probabilmente illirica, che nonostante difendessero la propria autonomia dall'antica città greco-spartana di Taranto furono progressivamente assorbiti dall'avanzata dei tarantini, che fondarono una serie di Phroura (avamposti militari) come nel caso di Pezza Petrosapresso Villa Castelli.
Architettura e urbanistica
Rosone della Chiesa di Santa Croce a Lecce
Il paesaggio architettonico richiama le città della Grecia per la predominanza assoluta delle case bianche "a calce", senza tetto (con solaio), soprattutto in campagna e s ulla costa, ma i centri storici sono caratterizzati dal barocco leccese, un lascito spagnolo del Plateresco, che rispetto al Barocco del resto d'Italia si spoglia della sovrabbondanza pittorica degli interni e trasforma le facciate esterne di chiese e palazzi in veri arazzi scolpiti. In ciò, molta importanza ha avuto la locale "pietra leccese", tenera e malleabile e dal caldo colore giallo rosaceo.
La struttura tipica dei centri storici salentini, quindi, è caratterizzata da un tessuto molto compatto (non c'è separazione fra le case) di vicoli bianchi dalle pareti dipinte a calce sempre ravvivata (ad eccezione della città di Lecce e dell'area di Maglie, dove anche le case di civile abitazione sono costruite nella pietra bianco-rosacea proveniente dalle cave di Cursi) sui cui muri campeggiano gli accesi colori degli infissi, inframmezzati da palazzi nobiliari e chiese d'epoca barocca in pietra viva.
Enogastronomia
Il rustico e il pasticciotto
La cucina salentina è caratterizzata da numerosi piatti tipici, soprattutto a base di verdure e pesce, ed è accompagnata da famosi e pregiati vini DOC come il primitivo di Manduria o il Negramaro.
Fra gli alimenti più tipici si distinguono i pezzetti, uno spezzatino di carne di cavallo al sugo piccante, e la pitta di patate, una pizza bassa di patate contenente una gran quantità di ingredienti vegetali, quali cipolle, rape, pomodoro. Tipico anche il pane con le olive chiamato puccia e, per quel che riguarda la gastronomia "da passeggio", il rustico, una sfoglia sottile cotta in forno contenente un impasto di besciamella, di mozzarella, pomodoro, pepe ed occasionalmente noce moscata. Altro alimento tipico di tutta la regione Puglia, sono le friseddhe o frise, ciambelle di pane biscottato fino ad una consistenza di grande durezza, realizzato spesso con grano d'orzo e tagliato a metà cottura in senso orizzontale, che va ammorbidito mediante breve immersione in acqua e quindi condita con olio, sale e pomodoro.
Diffuse sono le pittule (o pettule), frittelle di forma grossolana ripiene di rape, fiori di zucca, baccalà o senza ripieno che si gustano inzuppate nel vino cotto. Sono preparate soprattutto d'inverno.
Molto rinomata è la pasticceria, più simile a quella siciliana che alla pugliese, in cui si distinguono il pasticciotto leccese, il fruttone, le bocche di dama, la pasta di mandorla, lo spumone salentino.
Degno di nota è anche il "biscotto cegliese", candidato per il riconoscimento di prodotto tipico DOP,a base di mandorle tostate,uova e scorza di limone,con varietà ripiena di marmellata di amarene o melecotogne e ricoperto da una glassa a base di zucchero e di cacao,con mandorle provenienti rigorosamente da Ceglie Messapica.
Agricoltura
L'agricoltura rimane una delle voci principali dell'economia salentina grazie alla produzione diolio d'oliva. Proprio la produzione viti-vinicola ha subito negli ultimi vent'anni una grande esplosione commerciale da quando il vino salentino, una volta utilizzato esclusivamente come vino da taglio per aumentare la gradazione dei vini settentrionali, ha iniziato a godere di una notorietà crescente come corposo ma raffinato vino da tavola. I vini più noti dell'area sono il Primitivo di Manduria, il Negroamaro, il Rosato del Salento. Tra le altre produzioni agricole è diffuso anche il mandorlo, il pomodoro nel tarantino e, nel brindisino, il carciofo. Per motivi climatici, non attecchiscono, invece, alcune culture tipiche della Puglia, quale il ciliegio. Negli ultimi anni la popolazione occupata nel settore primario è andata calando su tutto il territorio.
Turismo
Tramonto sul mare di Torre San Giovanni Il Tafaluro a Torre Sant'Andrea
Una delle principali voci di entrata economica è comunque quella turistica che porta le spiagge e le masserie del Salento ad essere affollate di turisti durante il periodo estivo. Un fenomeno di nicchia è legato all'attenzione da parte di facoltosi turisti esteri, per lo più britannici, nei confronti dell'ospitalità rurale salentina, tanto che, secondo alcuni, è in atto nell'area un processo di valorizzazione analogo a quello riscontrato pochi anni fa nella campagna toscana, che è scherzosamente definito Salentoshire in analogia all'altrettanto scherzoso Chiantishire toscano, il fenomeno è sviluppato soprattutto nella provincia di Brindisi e Lecce.
Luoghi di interesse naturalistico
Spiaggia di Torre dell'Orso e Baia dei Turchi a Otranto
Baia presso Santa Cesarea Terme e Spiaggia di Porto Cesareo
La CEE ha definito molte località dell'area mediterranea "siti di interesse comunitario", per importanza ambientale. La Repubblica Italiana ha proposto sulla base del Decreto 25 marzo 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 e predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l'elenco di tali SIC nell'ambito della Regione Puglia, individuando 77 candidature. Fra queste, la parte maggiore riguarda la provincia di Lecce con ben 32 SIC. Nelle province di Brindisi e Taranto si sono individuati 8 SIC per ciascuna.
Le coste salentine
Le coste sono ampie e sabbiose soprattutto sul Mar Ionio, le cui acque sono caratterizzate a questa latitudine da una trasparenza e da cromatismi rari; spettacolari sono le scogliere a picco sul mare, soprattutto sul Mare Adriatico. Tra le spiagge più note ci sono quelle sabbiose diUgento, Pulsano, Lizzano, Campomarino, San Pietro in Bevagna, Torre dell'Orso, Porto Cesareo,Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Otranto e Ostuni, e per quanto riguarda le spiagge rocciose, tra le più notevoli meritano citazione Castro, Santa Cesarea Terme e Porto Badisco.
Le grotte carsiche
Le grotte si aprono lungo la costa orientale, incastonate nelle ripide scogliere che partendo daSanta Maria di Leuca giungono a Punta Palascìa (Otranto). Tali formazioni di natura carsica in corrispondenza di Castro, assumono un notevole sviluppo, di cui la Grotta Zinzulusa è il più significativo esempio, e al cui interno sono stati rinvenuti pittogrammi e vari reperti paleontologici, che insieme a quelli della vicina Grotta Romanelli sono per la maggior parte custoditi ed esposti nel museo di Maglie.
Gli oliveti
Le distese di alberi di olivo nelle campagne, sono state inserite nel 2007 nell'elenco dei 100 luoghi italiani da salvare dal Fondo per l'ambiente italiano[33].
L'Oasi protetta dei Laghi Alimini
L'oasi costituisce uno dei luoghi naturali più pregiati del Salento, con un ecosistema che ospita varie specie animali e vegetali e costituiscono una "Zona di Protezione Speciale" (ZPS), proposta come Sito di Importanza Comunitaria europeo (pSIC). Tra i maggiori luoghi di pregio dell'oasi dei laghi Alimini, è da segnalare sulla costa la Baia dei Turchi.
Il Parco delle Cesine
Il nome del parco trae origine dalle "cesine", stagni acquitrinosi sulla costa adriatica, è una zona umida formata dagli stagni Salapi e Pantano Grande, alimentati dalla pioggia e divisi dal mare dadune sabbiose.
Il Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano
Il parco, istituito nel 2006, comprende sia la zona del parco naturale attrezzato (istituito nel 1980) sia la palude (classificata come area naturale nel 1997). La costa è rocciosa e frastagliata, e caratterizzata da pinete e macchia mediterranea. Lungo il litorale sono dislocate le affascinantiTorre dell'Alto e Torre Uluzzo.
L'Isola di Sant'Andrea
L'isola, sulla costa ionica, si estende per circa cinque ettari e dista poco più di un miglio dal centro storico di Gallipoli. È completamente pianeggiante e la sua altezza massima non supera i tre metri. Questa caratteristica, che porta l'isola ad essere spazzata dai marosi in caso di forte vento, la rende poco adatta ad ospitare una ricca vegetazione.
Il Parco Costa Otranto - Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
Il parco comprende anche la zona dove sorge il faro di Punta Palascìa, punto più orientale d'Italia. L'istituzione dell'area protetta, dislocata lungo la costa orientale del Salento (costa alta a picco sul mare), mira a conservare e recuperare le specie animali e vegetali; salvaguardare i valori e i beni storico-architettonici; incrementare la superficie e migliorare la funzionalità ecologica degli ambienti naturali.
Luoghi di interesse architettonico
Un bastione del castello di copertino e La facciata della cattedrale di Otranto
Cattedrale di San Cataldo a Taranto Interno della Basilica di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina
Basilica di Santa Croce e Palazzo dei Celestini a Lecce
Il centro storico di Lecce
Il centro storico di Lecce, chiuso nelle antiche mura intervallate dall'Arco di Carlo V, da Porta Rudiae e da Porta San Biagio, è ricchissimo di opere d'arte, fra le quali si segnalano alcuni dei mirabili esempi barocchi presenti, la Piazza del Duomo, la Basilica di Santa Croce e il Palazzo dei Celestini, la chiese di San Giovanni Battista e di San Matteo e i maestosi resti dell'Anfiteatroe del Teatro, entrambi di epoca romana. Si staglia severo invece il Castello di Carlo V nei pressi di Piazza Sant'Oronzo. Fuori dalle mura le torri angioine di Belloluogo e del Parco e il grandecomplesso monastico degli Olivetani.
Le architetture barocche
Il Barocco leccese, nato alla fine del XVI secolo, nel clima della Controriforma, si protrae fino alla prima metà del settecento in un tutt'uno col Rococò e si presenta come uno dei modelli artistico-architettonici più particolari d'Italia, tanto che si aggettiva, identificando l'area interessata. L'architettura barocca è rigogliosa a Lecce e in tutti i comuni della provincia, nella Grecìa Salentina e nei grossi centri del basso Salento, quali Gallipoli, Maglie, Nardò, Copertino,Galatina, Galatone e Lequile. Le articolate decorazioni delle facciate di chiese e palazzi creano scenografici apparati di visionaria esuberanza che è unica nel suo genere, resa possibile dall'impiego della calda e tenera pietra tufacea. Il capoluogo, ricchissimo di monumenti, conserva dei capolavori dell'arte barocca: la basilica di Santa Croce e il complesso monumentale dei Celestini e la piazza del Duomo, considerata tra le più belle d'Italia.